Peperoncino come antidolorifico

Peperoncino come antidolorifico

23/12/2020 0 Commenti

Il peperoncino è un potente antinfiammatorio e antidolorifico naturale, grazie alla presenza al suo interno della capsaicina, una sostanza che, quando assorbita dalla cute, si lega a determinati recettori che agiscono per modulare la trasmissione e la percezione del dolore verso il cervello.

Risulta infatti molto efficace in caso di dolori a denti, muscolari e articolari reumatici: in più, il peperoncino stimola la produzione di endorfine, riducendo la sensazione di stanchezza e tensione dovuta a stress.

Una lunga storia

Originario del Messico e utilizzato sin dall’antichità dalle popolazioni indigene per le sue proprietà, il peperoncino è un ottimo stimolante della circolazione, un efficace analgesico locale, ma anche un ottimo antinfiammatorio.

Come anticipato, il merito di queste doti è da attribuire alla capsaicina, molecola presente nel peperoncino e che gli conferisce il sapore piccante: essa infatti è capace di legarsi a dei recettori specifici responsabili della percezione di determinati stimoli dolorosi, prima eccitandoli e in seguito, dopo un contatto prolungato, desensibilizzandoli, producendo un effetto analgesico e alleviando il dolore.

La capsaicina è inoltre ritenuta uno stimolante dell’epidermide, poiché ha effetto revulsivo, ovvero aumenta il flusso di sangue nei vasi (effetto vasodilatatore) incrementando la resistenza e l’elasticità delle loro pareti.

Insieme all’effetto benefico in caso di infiammazione e all’effetto analgesico,il peperoncino si attesta come un utile rimedio nel trattamento di antralgie, nevralgie e qualunque altro dolore articolare o del tessuto circostante.

Gli studi

Grazie a una ricerca che ha osservato i neuroni coinvolti nella percezione del dolore, situati nel ganglio dorsale, un nodulo contenente corpi cellulari di tipo nervoso sensoriale, possiamo essere ben certi di cosa stiamo parlando.

Nel ganglio dorsale, infatti, si trovano due canali coinvolti nel funzionamento della capsaicina come analgesico assieme a un recettore, sensibile a questa sostanza, che è responsabile della misurazione e regolazione della temperatura corporea e per le sensazioni di calore e dolore.

Nella ricerca, gli scienziati hanno osservato che la capsaicinia attiva il recettore, che a sua volta blocca i canali, inibendo così i neuroni. In questo modo, la capsaicina sarebbe in grado di mitigare la sensibilità e agire quindi da anestetico.

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