
Cos’è la ‘nduja, come si produce, come si mangia
La ‘nduja, tipico prodotto calabrese, è un grosso insaccato che ha consistenza morbida e colore rosso vivo.
Quella originale è prodotta nel territorio di Vibo Valentia, per lo più nella zona di Spilinga, un area geografica dove si vive di agricoltura, allevamento e pastorizia. Questo piccolo comune è noto, per l’appunto, come "Città della 'nduja" in quanto la si tramanda come specialità artigianale da diversi tempi.
Come si produce
La ‘nduja è fatta di tagli di maiale come il guanciale, la pancetta, quelli ricavati dalla spalla, dalla coscia, dalla testa e dalla sottopancia.
Li si trita mescolandoli poi ad abbondanti dosi di peperoncino rosso calabrese essiccato, impastandoli, fino a ricavarne un impasto omogeneo e cremoso.
In seguito viene eseguita una leggera affumicatura, con essenze di robinia o di ulivo, per poi cominciare la stagionatura, che va da un minimo di tre mesi a un massimo di sei, in base al volume degli insaccati. La stagionatura avviene in un locale fresco, asciutto e igienicamente protetto.
Come mangiarla
Esistono diverse ricette perfette per utilizzare la ‘nduja in cucina.
Essa può essere ammorbidita e spalmata sulle fette di pane abbrustolito, come se fosse una bruschetta, per essere gustata pura.
Se si vuole ricercare ricette più articolate, la ‘nduja è buona anche nella pasta, in quanto dà un tocco deciso a qualsiasi primo piatto.
In più, basta rimuovere il budello dal salume e farlo ammorbidire in padella con olio e aglio, per creare dei soffritti un po’ più piccanti e saporiti, così come la si può aggiungere al ragù di carne o al sugo.
Chi osa di più, la mette anche sulla pizza o nella frittata.
Basta sempre tenere a mente che la ‘nduja è un alimento molto piccante, spesso una piccola quantità basta per arricchire una ricetta e donare carattere a un piatto.
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